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Cosa vedere a Bologna, la città della musica

“Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino”, cantava Lucio Dalla a proposito della sua città natale. Una città, Bologna, la cui storia è profondamente legata alla musica, dai grandi maestri del Settecento fino ai giorni nostri.

Non a caso, nel 2006 Bologna ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Città Creativa della Musica UNESCO. Ti piacerebbe visitare Bologna seguendo un itinerario musicale? In questa guida scoprirai come organizzare un tour pieno di ritmo. 

Per il tuo viaggio a Bologna approfitta della convenzione con Booking.com: se sei cliente Telepass Pay, hai uno sconto immediato del 10% per prenotare un soggiorno in hotel o appartamento entro il 30 settembre. 

Da Mozart a Tagliavini: il secolo d’oro della Bologna musicale

Nel ‘700 Bologna diventa un punto di riferimento nel panorama musicale europeo. Fondata nel 1666, l’Accademia Filarmonica di via Guerrazzi riunisce i più grandi artisti di tutti i tempi.

Sotto la guida di Padre Martini, l’Accademia vive il suo momento più alto: anche Mozart studierà qui, conseguendo il diploma di Maestro Compositore. Rossini, Verdi, Wagner, Litz e Puccini sono solo alcuni dei nomi passati tra queste mura. 

Un’altra testimonianza della ricchezza di Bologna è la Collezione Tagliavini, ospitata nella Chiesa di San Colombano. Si tratta di quasi novanta strumenti musicali antichi donati dal maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, come pianoforti clavicordi, clavicembali e spinette. Ancora oggi la liuteria è una delle attività artigianali più prestigiose di Bologna. 

Il Novecento musicale di Bologna e Lucio Dalla

Negli anni ’70 e ’80 Bologna torna alla ribalta sulla scena musicale grazie al movimento underground. Artisti come gli Skiantos ispireranno le generazioni a venire con le loro sonorità ibride. 

In questi anni si formano alcuni dei più grandi cantautori bolognesi, come Francesco Guccini, Gianni Morandi e Lucio Dalla. È proprio attraverso Lucio Dalla che vogliamo osservare i luoghi simbolo di Bologna. 

Come Piazza Maggiore, la “Piazza Grande” della celeberrima canzone in cui Dalla si cala nei panni di un senzatetto. Basta fare due passi in questa vasta piazza, su cui si affacciamo i palazzi medievali di Bologna, la Basilica di San Petronio e la Statua del Nettuno, per restare incantati di fronte alla bellezza del capoluogo emiliano. 

A dispetto della canzone, la casa di Dalla non è Piazza Grande, ma si trova poco più in là, in Via d’Azeglio. La riconosci alla prima occhiata, dal murales del cantautore che suona il sax sulla facciata.

L’abitazione oggi è stata trasformata in un museo gestito dalla Fondazione Lucio Dalla. Visitarla è un’occasione unica per scoprire la passione di Lucio per la musica, l’arte e la letteratura, e le stanze in cui hanno preso forma i suoi pezzi. 

E com’è struggente Bologna nei versi del maestro: “Accendo il motore, guardo nello specchietto | e vedo riflessa con un po’ di dolore | Bologna col rosso dei muri alle spalle |che poco a poco sparisce”. 

I colli bolognesi in 50 Special

Ma com’è bello andare in giro per i colli bolognesi! Ne sa qualcosa Cesare Cremonini, ex frontman dei Lunapop di 50 Special. Cremonini nasce e vive a Bologna, dove ha aperto persino un’osteria insieme ad amici, La Tigre in Via Orfeo. 

A proposito di colli, non puoi organizzare un viaggio a Bologna senza raggiungere il Santuario della Madonna di San Luca sul colle della Guardia, da cui si gode di un magnifico panorama sulle due torri. Per visitarlo potrai percorrere il portico più lungo del mondo, quasi 4 km dal centro di Bologna al Santuario. 

Cantando sotto i portici di Bologna

Ma a Bologna non c’è solo il portico di San Luca. Tutti insieme, i portici bolognesi superano i 38 km di estensione. Praticamente non puoi muovere un passo senza avere un’arcata sopra la testa!

In origine, i portici erano una forma di abusivismo edilizio, nati per aumentare le dimensioni delle case private. Col tempo si diffusero sempre di più, tanto che nel 1288 un editto comunale stabilì che tutte le nuove abitazioni includessero un portico. 

Poteva questo tratto di Bologna non apparire in musica? Certo che no: “A Bologna i portici tengono in piedi le case, hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie”, canta Samuele Bersani, anche lui legato alla città. 

Bologna a ritmo di jazz

Bologna è molto vicina alla musica jazz, che tra gli anni ’50 e ’70 portò in città artisti del calibro di Louis Armstrong, Duke Ellington e Miles Davis. Ancora oggi sono numerose le rassegne jazz a Bologna e dintorni, così come gli storici locali per gli amanti del genere. Segnati questi due indirizzi: il Jazz Club di Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè in Via Mascarella. Sei pronto a organizzare il tuo itinerario musicale a Bologna? Prendi il ritmo con le altre promozioni Telepass disponibili in città. Come il servizio Strisce Blu, per pagare il parcheggio attraverso l’app Telepass Pay. O il servizio Lavaggio auto, che ti permette di prenotare un lavaggio auto su strada con prodotti waterless e bio, in modo sostenibile e con sconti fino al 50% .

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